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Paolo Monferino all’Assemblea Annuale di ACEA sulle Politiche dei Trasporti
L’amministratore Delegato di Iveco, Paolo Monferino, è intervenuto oggi a Bruxelles all’Assemblea Annuale di ACEA sulle politiche dei Trasporti dedicata al tema “Un Approccio globale al trasporto sostenibile”.
All’inizio del suo discorso, Monferino ha ricordato il significato di sviluppo sostenibile definito nella relazione Brundtland del 1987 “Our Common Future Way” ovvero “Il nostro futuro comune”, oltre alle misure adottate dai costruttori di veicoli commerciali in tema di inquinamento ed emissioni di CO2 nel corso degli ultimi 20 anni nello sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale.
Stante la priorità odierna di ridurre le emissioni di CO2 nell’ambito dei trasporti , Monferino ha sottolineato l'importanza di carburanti di seconda generazione rinnovabili che non sono in concorrenza con le colture alimentari e sono adatti per l'utilizzo da parte di tutti i veicoli nel parco circolante.
Monferino ha quindi illustrato le tecnologie sviluppate espressamente per il trasporto urbano, un segmento in cui le emissioni gassose sono più importanti e dove sono possibili significative riduzioni di CO2. In altri termini quindi veicoli elettrici, veicoli ibridi a trazione diesel ed elettrica, veicoli a gas naturale compresso in grado di funzionare anche con bio-metano ed i veicoli convenzionali di oggi con motore diesel, omologati EEV, che rispettano le più severe normative europee attualmente vigenti.
L’AD di Iveco ha richiamato inoltre l'attenzione sull’attuale crisi economica che non sta mostrando segni significativi di cedimento per quanto riguarda il trasporto merci e sulla necessità di condizioni economiche di sostegno, necessarie per finanziare tecnologie innovative sui veicoli che possano avere effetti positivi sull'impatto ambientale del trasporto su strada. A tal fine,ha ribadito l'importanza delle azioni messe in atto per il raggiungimento degli obiettivi in tema di ecologia. Nel caso specifico delle nuove norme sulle emissioni inquinanti, in cui i legislatori richiedono veicoli commerciali ancor più “puliti” per il miglioramento della qualità dell'aria, non è sufficiente limitarsi alla domanda di un ulteriore passo avanti da parte dei costruttori nello sviluppo dei veicoli.
A tal proposito, Monferino ha illustrato la composizione del parco circolante dei veicoli commerciali nei quattro mercati più importanti in Europa, dove, in media, quasi la metà dei veicoli in circolazione sono più vecchi di quelli omologati Euro III. L’AD di Iveco ha invitato quindi gli Stati membri della UE ad affrontare questa anomalia con l'introduzione di misure fiscali atte a favorire i nuovi veicoli ecologici al fine di conseguire gli auspicati miglioramenti della qualità dell'aria mediante l'eliminazione dal parco dei veicoli più inquinanti e stimolare la domanda del mercato dei veicoli commerciali. Inoltre, Monferino ha concluso ribadendo la richiesta di un rinvio di 2 anni delle future norme Euro VI sulle emissioni, anche alla luce della rivalutazione degli aspetti negativi per il riscaldamento globale del pianeta conseguenti a questi nuovi standard.

Iveco
Iveco progetta, costruisce e commercializza un’ampia gamma di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, mezzi cava/cantiere, autobus urbani e interurbani e veicoli speciali per applicazioni quali l’antincendio, le missioni fuori strada, la difesa e la protezione civile.
Con oltre 27.000 dipendenti, Iveco produce in 27 stabilimenti ubicati in 16 paesi del mondo, con tecnologie di eccellenza sviluppate in 6 centri di ricerca. Oltre che in Europa l’azienda è presente in Cina, in Russia, in Australia e in America Latina. Oltre 6.000 punti di assistenza in più di 100 Paesi garantiscono supporto in tutte le aree geografiche in cui c’è un veicolo Iveco al lavoro.
Torino, il 3 dicembre 2009
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