Comunicati Stampa

Competitività, sviluppo e dialogo per il futuro dell’autotrasporto italiano
L’abolizione delle tariffe a forcella rappresenta uno dei temi caldi per l’industria italiana dell’autotrasporto, che con la liberalizzazione tariffaria è ora allo stesso livello degli altri paesi europei.
Per fare il punto sui risultati dell’applicazione delle nuove norme sia dal punto di vista dell’autotrasportatore sia da quello della committenza, autorità di governo nazionale, locale e internazionale, aziende pubbliche e private, associazioni e società di servizi si sono incontrate oggi a Roma in occasione di “TruckWay”, un evento organizzato dal quotidiano la Repubblica e Somedia, la società del gruppo editoriale L'Espresso che si occupa di Formazione su temi legati al management e alla cultura d'impresa.
Iveco, tra gli sponsor della manifestazione, ha fornito il proprio punto di vista rispetto al futuro per i costruttori di veicoli industriali dopo la liberalizzazione attraverso l’intervento di Marco Monticelli, Vice President External Relations & Communication, che ha individuato in competitività, sviluppo e dialogo i tre assi lungo cui si declinano alcune delle più importanti azioni per rispondere alle sfide dei mercati.
Strettamente legata al tema sviluppo è l’espansione di Iveco in Cina, che Monticelli ha descritto illustrando i tre accordi di joint venture industriale e commerciale che l’Azienda ha concluso nelle scorse settimane con partner cinesi di eccellenza: Saic Motor Corporation, Nanjing Automotive Corporation e Chongqing Heavy Vehicle Group. Un’iniziativa di espansione globale in grado di far raddoppiare i volumi Iveco nel medio termine.

Iveco
Iveco progetta, costruisce e commercializza un’ampia gamma di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, mezzi cava/cantiere, autobus urbani e interurbani e veicoli speciali per applicazioni quali l’antincendio, le missioni fuori strada, la difesa e la protezione civile.
Con i suoi 32.000 dipendenti, Iveco produce in 43 stabilimenti ubicati in 18 paesi del mondo, con tecnologie di eccellenza sviluppate in 15 centri di ricerca. Oltre che in Europa l’azienda è presente in Cina, in Russia e in Turchia, in Australia e in Argentina, in Brasile e Sud Africa. Oltre 4.500 punti di assistenza in più di 100 Paesi garantiscono supporto in tutte le aree geografiche in cui c’è un veicolo Iveco al lavoro.
Torino, 29 settembre 2006