L'impianto elettrico MUX

Parallelamente all'introduzione delle cabine AT/AD, la gamma Trakker è passata alla gestione elettronica integrale e al multiplex (il cosiddetto sistema MUX). I comandi provenienti dagli interruttori e dai pulsanti, così come le informazioni trasmesse dai sensori, sono raccolte da centraline elettroniche che le trasformano in segnali digitali. Questi ultimi circolano all'interno di un unico cavo – la linea CAN (Controller Area Network) – verso gli apparecchi di comando e gli indicatori (spie luminose, strumenti analogici o display digitali). L'impiego delle linee CAN consente di incrementare il numero delle funzioni (ad esempio, informazioni sul funzionamento del veicolo la velocità o i consumi), dimezzando nel contempo la quantità di cavi, fusibili e relè. Anche le capacità diagnostiche risultano potenziate. Gli allestitori dispongono sul telaio di una centralina che accoglie i morsetti necessari per collegare le luci, i comandi delle prese di forza e l'alimentazione delle spie sul cruscotto.
La gestione del motore in funzione delle caratteristiche delle prese di forza è possibile grazie ad una speciale centralina DMI (a richiesta), programmabile attraverso il sistema Modus. Questa soluzione consente di gestire fino ad un massimo di tre prese di forza sullo stesso veicolo.
Il cablaggio MUX è suddiviso in quattro tronconi: telaio e organi; cabina; strumenti di bordo; autoradio e comunicazioni. La linea multiplex CAN-bus del telaio è stata la prima ad essere installata sui veicoli Iveco (EuroStar Cursor 10 nel 1999 ed EuroTrakker Cursor nel 2000). Essa collega il motore, il cambio automatizzato, il rallentatore Intarder, l'impianto frenante EBL, il dispositivo antifurto e il sensore del tachigrafo. Cinque anni di esperienza presso la clientela hanno dimostrato i vantaggi di questa nuova tecnologia e la competenza acquisita da Iveco in questo campo.