Comunicati Stampa

Dakar 2014: De Rooy mantiene il comando della classifica
"La prova di Karginov di oggi è stata incredibile, ma di certo ha avuto anche molta fortuna. La tappa in generale è stata davvero complicata, per i primi 360 chilometri circa abbiamo trovato solo buche e sassi. Poi finalmente siamo arrivati al tratto con le dune, ma eravamo già troppo indietro. Inoltre, nell’attraversare la parte superiore di una duna abbiamo perso alcuni pezzi, tra cui il paraurti, ma ce ne siamo resi conto solo al traguardo” - ha dichiarato De Rooy, consapevole della forte rappresentanza russa che lo sta inseguendo.
 
La prova speciale da Calama a Iquique è stata infatti  molto dura per tutti i concorrenti. Una tappa in cui Karginov ha dato del filo da torcere a De Rooy, assumendosi enormi rischi per colmare il divario di tempo che lo separa dall’olandese, ancora primo in classifica.
 
Per la prima volta dall’inizio della gara la squadra Iveco ha avuto qualche complicazione: un problema alla frizione dopo circa 140 chilometri di percorso per il veicolo di Pep Vila mentre anche Hans Stacey ha dovuto affrontare alcune difficoltà che gli ha fatto perdere circa 50 minuti e terminare infine la tappa in 16esima posizione.
 
Il russo, Karginov, ( Kamaz) è riuscito ad arrivare al traguardo  con un tempo di 4 ore e 58 minuti. De Rooy si è piazzato al secondo posto, con un ritardo sul vincitore di tappa di soli 19 minuti. A seguire, altri due piloti Kamaz, Nikolaev e Sotnikov, hanno terminato al terzo e quarto posto.
 
In classifica generale, l’Iveco Powerstar di De Rooy resta comunque il numero uno, ma il suo vantaggio è diminuito e ora si trova a 13 minuti dal suo più importante rivale Karginov. La gara dunque si è trasformata in una lotta all’ultimo secondo tra i due, con gli altri concorrenti ancora molto distanti.
 
La speciale di oggi prevede un percorso da Iquique a Antofagasta, per  una lunghezza totale di 689 chilometri, con un primo trasferimento di 53 chilometri, a cui seguirà una prova speciale di 631 chilometri e un altro percorso di trasferimento  di soli 5 chilometri fino al bivacco.  La prima parte della tappa sarà caratterizzata da un terreno molto sabbioso. Nella seconda parte invece ci sarà un lungo tratto in cui i piloti dovranno affrontare il terribile “fesh-fesh”, una finissima sabbia del deserto, appiccicosa e molto volatile che produce spettacolari nuvole di polvere e mette in grossa difficoltà  piloti e  veicoli: facile da superare a prima vista, ma  in realtà molto insidiosa perché spesso nell’attraversarla i veicoli si bloccano come in un palude.