Comunicati Stampa

Conferenza stampa internazionale IAA
Gentili Signore e Signori buon pomeriggio,

Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché. Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no.
John F. Kennedy (1917-1963)

Questa è una famosa citazione, oggi più attuale che mai.

Si adatta perfettamente alle attività associate all’innovazione, l’elemento cardine della presenza di Iveco a questa fiera dedicata ai veicoli commerciali.

Portiamo avanti attività di innovazione con coraggio e fiducia nel futuro e questo è il motivo del titolo della mia presentazione: “Moving change”.

In questo momento particolare della sua storia, Iveco possiede la determinazione, le risorse e l’energia per introdurre tecnologie innovative con l’obiettivo finale di avanzare verso un nuovo futuro sostenibile.


Due anni fa feci alcune promesse. Oggi vi aggiornerò sul punto in cui siamo e su dove intendiamo arrivare.

Un’azienda che è innovativa e sostenibile deve essere redditizia.

Nel 2006 abbiamo presentato ad analisti e investitori a Torino i nostri piani finanziari per il futuro.

Abbiamo mostrato obiettivi molto ambiziosi, sia per quanto riguarda i ricavi sia in particolare i margini di profitto.

Il fatturato nel 2006 e 2007 è stato superiore alle nostre previsioni e il margine di profitto in linea con i nostri obiettivi.

Siamo soddisfatti di questo risultato, ma siamo ben consapevoli che abbiamo ancora molto da fare.

Considerando i ricavi su base semestrale, ogni periodo a partire dal 2005 è risultato migliore del precedente, a dimostrazione dell’attuazione di un piano di miglioramento continuo.
Sottolineo in particolare il notevole aumento rispetto a tre anni fa: +45% per i primi 6 mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2005.

Risultati ancora migliori sono stati registrati per il trading profit e per i ritorni sulle vendite (ROS), triplicati rispetto a tre anni fa.

Ci proponiamo di realizzare un ROS a due cifre entro il 2010, e sono convinto che abbiamo messo in atto le misure necessarie, ammesso, naturalmente, che le condizioni del mercato non peggiorino drasticamente.

Questi risultati ci rendono orgogliosi, a tutti i livelli all’interno dell’azienda. Siamo sulla strada giusta.

Per quanto riguarda il mercato dei veicoli commerciali, prevediamo una contrazione della domanda nei paesi dell’Europa Occidentale nel corso del secondo semestre 2008, l’area in cui Iveco realizza circa l’80% del suo fatturato totale.

Questa riduzione della domanda sarà compensata in parte dall’aumento in altri mercati, in particolare in America Latina e in Europa Orientale.


Naturalmente per realizzare i risultati che ho citato, è essenziale soddisfare i clienti con prodotti e servizi di qualità.

Il tema della qualità può essere esaminato in termini di costi di garanzia per veicolo in servizio (CPU).

Questo importante indicatore è in costante flessione e dimostra che l’impegno con cui stiamo affrontando i processi incentrati sulla qualità sta producendo il risultato desiderato.
Ben si comprende come la qualità dipenda in larga misura dai processi produttivi.

Il World Class Manufacturing è un programma ambizioso che coinvolge tutti gli stabilimenti di produzione del Gruppo Fiat.

Si tratta di un modo sistematico per garantire un migliore servizio al cliente affinando in continuazione le competenze nella produzione, con particolare attenzione alla competitività dei costi, alla qualità e ai tempi di risposta.

L’obiettivo finale è zero scarti, zero difetti, zero guasti, zero scorte e assoluta sicurezza sul lavoro.

Abbiamo avviato questo programma lo scorso anno e ci proponiamo l’ambizioso traguardo di raggiungere la sua piena attuazione in tutti gli stabilimenti Iveco sparsi nel mondo entro il 2010.


Esaminiamo ora l’evoluzione della nostra gamma prodotti negli ultimi due anni.
Nel corso della proprio storia Iveco ha introdotto innovazioni significative che oggi sono utilizzate da tutti i costruttori a vantaggio degli utenti di veicoli commerciali.

Ecco alcuni esempi:
• Freni a disco sull’asse anteriore nei veicoli della gamma pesante nel 1992
• L’introduzione del turbocompressore a geometria variabile nei veicoli della gamma pesante nel 1996
• Freni a disco sull’asse motore nei veicoli della gamma pesante nel 2002

E non ci siamo fermati qui: nel corso degli ultimi due anni abbiamo lanciato 10 nuovi modelli.

Il nuovo Daily è stato commercializzato nel 2006 e con il lancio della nuova Campagnola, avvenuto all’inizio di questo mese, e dell’Eurocargo 4x4, esposto presso il nostro stand ad Hannover, abbiamo completato il rinnovamento e ampliato effettivamente la nostra gamma di prodotti.


Guardiamo ora i servizi finanziari e post-vendita.

Il nostro settore post-vendita mostra ogni anno una costante crescita, conseguenza dell’ampliamento del parco veicoli Iveco e della migliore penetrazione dei ricambi originali Iveco.

La nostra strategia prevede investimenti continui mirati a rafforzare ulteriormente il rapporto costruttore-rete-cliente e iniziative commerciali incentrate sulla qualità del prodotto e sulla professionalità della rete di distribuzione e di assistenza.

Iveco Capital è il nuovo marchio, nato solo alcuni mesi fa, dedicato ai nostri servizi finanziari.

Iveco Capital è presente con aziende dedicate in 16 paesi, ciascuna con una serie completa di offerte finanziarie per dealer e clienti.

Nel 2008 Iveco Capital ha iniziato ad operare anche in Cina, Brasile e Polonia.

I servizi finanziari Iveco sono cresciuti rapidamente, con un incremento delle proprie attività di circa il 30% negli ultimi due anni.


Affrontiamo adesso un tema che mi sta molto a cuore, sul quale Iveco e il Gruppo Fiat stanno facendo enormi investimenti: la sostenibilità ambientale e sociale.

Iveco è consapevole che i propri prodotti hanno un impatto notevole sull’ambiente in cui operano.

Oggi Iveco è un’azienda realmente responsabile, consapevole del proprio ruolo ecologico e impegnata per il benessere di tutti i suoi dipendenti, dei suoi partner commerciali, dei propri clienti e della società in generale.

L’innovazione è l’elemento chiave per limitare il nostro impatto sull’ambiente e per generare ricchezza per tutti i nostri “stakeholder” in modo responsabile e sostenibile.

Il nostro forte impegno a favore dell’innovazione di prodotto è testimoniato dalla tipologia del nostro stand ad Hannover quest’anno.

Per Iveco, innovazione non significa concept futuribili, ma principalmente soluzioni tecnologiche accessibili, che consentano agli utilizzatori dei veicoli di ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente, a vantaggio di noi tutti.

Le nostre applicazioni SCR, messe a punto in collaborazione con Fiat Powertrain Technologies, hanno prodotto notevoli risparmi di carburante per i nostri clienti. Grazie ai motori Tector e Cursor, i clienti si sono visti proporre livelli di emissioni allo scarico Euro V ben 4 anni prima della scadenza prevista per legge; sono inoltre disponibili motori certificati EEV, la più restrittiva di tutte le normative vigenti, senza che sia necessario montare un filtro di scarico.
Per Euro VI, in previsione per il 2014 secondo le proposte della Commissione Europea, i nostri programmi sono già in fase di attuazione per fornire prodotti certificati ai nostri clienti in anticipo rispetto ai requisiti di legge.

L’idrogeno, a lungo acclamato come il combustibile rinnovabile del futuro e in grado di produrre emissioni zero allo scarico, non è più vicino alla realtà rispetto a quanto lo fosse 20 anni fa. Per questo motivo, Iveco concentra le proprie risorse su innovazioni tecnologiche realizzabili oggi e che garantiscano veicoli con un consumo efficiente, come quelli a gas naturale la cui gamma completa è esposta presso il nostro stand.

Si tratta di un’innovazione reale: motori in grado di soddisfare già oggi la normativa Euro VI e di garantire emissioni trascurabili.

In questa categoria di veicoli, Iveco è leader europeo con oltre 10.000 mezzi in circolazione.

Anche per quando riguarda la tecnologia dei veicoli ibridi, non stiamo parlando di concept vehicle o veicoli futuristici.

E’ da tempo che forniamo autobus urbani azionati da tecnologia ibrida Diesel-elettrica e questi veicoli sono in circolazione in numerose città italiane e francesi.

Dieci furgoni ibridi Diesel-elettrici sono già stati consegnati ad uno dei principali operatori mondiali di logistica per essere sottoposti a severi test su strada. Questo prodotto entrerà in piena produzione nel corso del 2009.

Anche con il nostro veicolo di gamma media, Eurocargo, abbiamo avviato un test sul campo con una trazione ibrida Diesel-elettrica.

Questo è uno degli esempi di innovazione per realizzare significativi risparmi nel consumo di carburante e quindi ridurre le emissioni di CO2, fino al 30% a seconda della destinazione d’uso del veicolo.

Una trazione completamente elettrica è stata applicata agli autobus urbani già da molti anni, ora è disponibile anche per i furgoni Daily.
Trattandosi effettivamente di un veicolo a emissioni zero, il Daily elettrico è particolarmente indicato per le operazioni in ambiente urbano.

Naturalmente la sicurezza rappresenta un aspetto essenziale della nostra strategia di sostenibilità e disponiamo di sistemi di assistenza alla guida avanzati, come il sistema Autonomous Cruise Control, il Lane Departure Warning, il controllo di stabilità (ESP), il blind spot monitoring, per citarne solo alcuni, utili a ridurre il numero degli incidenti stradali.

Questi sistemi sono installati sul nostro concept vehicle Stralis Engage in mostra presso il nostro stand.

Altrettanto importante per la sicurezza stradale è il comfort del conducente, a questo tema di vitale importanza sono rivolti il nuovo sistema di sedili, l’illuminazione interna della cabina, i comandi migliorati e gli ottimizzati sistemi informativi per il conducente: esempio di reale utilità dell’interfaccia uomo – macchina.

La presenza Iveco al Salone di Hannover sottolinea anche la nascita di una nuova famiglia di veicoli a trazione integrale, trasversale rispetto a tutte le nostre gamme tradizionali.

Andiamo dal Massif, al Daily 4x4, al nuovo Eurocargo 4x4, al Trakker, all’ormai noto LMV, che si è conquistato lo status di eroe nelle missioni di peace-keeping in alcune regioni inospitali del mondo, fino all’Astra ADT40, il dumper articolato 6x6 per il settore cava-cantiere con una massa totale di 66 tonnellate.


Due anni fa annunciammo la nostra intenzione di estendere in modo significativo le attività di Iveco oltre i confini dell’Europa.

La Cina è il principale mercato in via di sviluppo al quale abbiamo destinato investimenti considerevoli negli ultimi anni.

Iveco è presente in Cina dal 1985, dal 2006 però abbiamo ridefinito completamente la nostra strategia in questo mercato.

Ora abbiamo tre joint venture che allargano la nostra gamma veicoli in ogni segmento del mercato.

Grazie a queste joint venture oggi siamo in grado di essere presenti in tutti i segmenti di veicoli commerciali.

In particolare, nel segmento tradizionale con Yuejin per la gamma media e leggera e Hongyan nella gamma pesante.

Il segmento premium è coperto da Naveco, con il PowerDaily e da una versione cinese del prodotto pesante Iveco.

Alla luce della situazione che vi ho illustrato, abbiamo intensificato le nostre attività operative dalle 20.000 unità vendute nel 2006 alle 94.000 unità del 2007 e con una previsione di 115.000 unità per il 2008. L’obiettivo è di raggiungere le 150.000 unità entro i prossimi due-tre anni.

Uno dei pilastri fondamentali della nostra strategia in Cina consiste nel fare leva sulla produzione cinese come piattaforma di esportazione globale verso la nostra solida rete di distribuzione internazionale.

Abbiamo pianificato grandi volumi, oltre 70 mila unità, per mercati come Africa, Russia, America Latina e Asia Pacifico.

Tornando alla Russia, alla fine del 2007 abbiamo concluso un accordo per una joint venture a Nizhniy Novgorod, denominata Saveco, per realizzare una produzione locale della gamma di prodotti Daily. Lo stabilimento produrrà sia furgoni che cabinati.

La capacità di produzione di questo stabilimento sarà di 25.000 unità all’anno, che saranno raggiunte entro il 2015; le attività di produzione avranno inizio nel corso del 2009.

A livello internazionale, l’America Latina è l’area che ci ha dato grandi soddisfazioni negli ultimi anni.

Due anni fa abbiamo fatto l’audace scelta di introdurre sul mercato i modelli europei.
Questa strategia ha avuto successo e oggi stiamo registrando risultati nelle vendite che posso solo descrivere come straordinari.

Le vendite Iveco in America Latina nel 2007 hanno raggiunto le 17.500 unità, un record per noi in questa area.

In Brasile, le nostre vendite sono più che raddoppiate rispetto al 2006.

Anche in Argentina e Venezuela abbiamo ottenuto grandi successi con una crescita annua delle vendite rispettivamente del 24% e del 39%.

Da gennaio a luglio di quest’anno, le vendite di Iveco in America Latina sono aumentate di un ulteriore 37% rispetto allo stesso periodo del 2007.

Sulla scia di questi straordinari risultati, Iveco ha annunciato un aumento del 60% della capacità di produzione e distribuzione nell’immediato futuro.

La nostra strategia di globalizzazione non finisce qui poiché continuiamo a valutare opportunità in altri mercati internazionali.

Il brand Iveco è diventato in questi anni parte fondamentale della strategia di crescita del valore aziendale.

In particolare negli ultimi due anni, le risorse e l’impegno che abbiamo destinato al nostro brand, incluse le memorabili sponsorizzazioni sportive, hanno prodotto un incremento esponenziale del valore del nostro brand.

Due anni fa il brand Iveco aveva un valore prevalentemente funzionale, sebbene i nostri prodotti fossero considerati di buona qualità.

Oggi, il nostro brand ha acquisito un maggiore prestigio sul mercato, comunicando qualità ed emozione e questo si riflette sul valore dei nostri prodotti.

Permettetemi di credere che questo risultato sia il frutto dell’innovazione attuata nei nostri prodotti e della stessa gestione innovativa della nostra marca.

In conclusione, affinché un’azienda possa essere sostenibile, è necessario non solo che passi da uno status di stabilità ad un altro, ma che abbia la capacità di cambiare costantemente, alla ricerca di un obiettivo in continuo movimento, da qui il titolo di questa presentazione: Moving Change.

Per Iveco, il motore che anima il cambiamento è l’innovazione in tutto ciò che facciamo.

23 settembre 2008