Il nuovo sistema elettrico

L'adozione delle centraline elettroniche di gestione dei principali organi del veicolo – motore, cambio di velocità, impianto frenante e sospensioni – e la necessità di farle dialogare tra loro aveva già indotto in passato Iveco ad utilizzare linee elettriche del tipo CAN-bus, attraverso le quali circolano informazioni codificate. E’ perciò parso opportuno applicare la stessa tecnica all’intero cablaggio del veicolo, che nel frattempo è diventato sempre più complesso con il moltiplicarsi delle funzioni, la trasmissione delle informazioni diagnostiche e i futuri impianti telematici, di telediagnosi e di localizzazione via satellite.

Il nuovo sistema collega tutti gli interruttori, gli apparecchi e i sensori, trasmette i segnali di comando e di misurazione, visualizzandoli sui contatori e sullo schermo del cruscotto portastrumenti o tramite spie di segnalazione. Oltre alla linea CAN-bus che gestisce la catena cinematica e i freni, il cablaggio comprende tre nuove linee CAN-bus e otto centraline di gestione poste all’interno della cabina e sul telaio. Ogni centralina trasforma i segnali provenienti dalla linea CAN-bus per inviarli agli apparecchi tramite elementi di cablaggio tradizionali. In senso inverso, l’informazione di un sensore di pressione (ad esempio, la pressione dell’aria in un serbatoio), di livello (ad esempio, del carburante o del liquido lavacristalli) o di comando (ad esempio, l’inserimento di una presa di forza) giunge, tramite un circuito tradizionale, alla centralina di gestione, dove sarà trasformata in un segnale codificato che circolerà sulla linea CAN-bus fino alla centralina principale e successivamente al cruscotto portastrumenti. Qui, il segnale sarà convertito in formato "digitale" sullo schermo (per la pressione dell’aria) oppure sarà trasformato in corrente elettrica per alimentare un indicatore analogico (livello del carburante) o una spia luminosa (livello del liquido lavacristalli e presa di forza inserita).

Il nuovo sistema semplifica notevolmente i cablaggi tra la cabina e il telaio, nonché all’interno della cabina stessa. Questo si traduce in una migliore affidabilità di montaggio e in una maggiore facilità di protezione del cavo unico ed una più facile diagnosi di eventuali guasti. Ad esempio, l’apertura del finestrino lato passeggero è comandata tramite gli interruttori delle porte sinistra e destra, oltre che dal quadro di comando della cuccetta. Un circuito tradizionale comporterebbe un relè al quale giungerebbero tre linee più una quarta linea diretta al motore alzacristalli. Con il nuovo sistema, ogni interruttore possiede la propria centralina di gestione che converte l’impulso in un segnale che circola nelle linee CAN-bus e raggiunge la centralina della porta. La quantità di informazioni che transitano sulle linee CAN-bus è così elevata che è stato necessario stabilire delle precedenze. Ad ogni informazione è stato attributo un grado di importanza: le informazioni di sicurezza passano per prime, mentre le altre sono mantenute in memoria ed elaborate successivamente.

Grazie al nuovo sistema, il conducente dispone di informazioni sul funzionamento del veicolo (velocità media, consumi istantanei e medi), che gli consentono di ottimizzare la guida. I dati che giungono da tutte le centraline veicolo sono inoltre disponibili ed immagazzinati in una “scatola nera” per utilizzo nella gestione della flotta.
Inoltre, il raggruppamento dei comandi intorno al volante (regolatore di velocità, rallentatore, gruppi ottici) e sul volante stesso (comandi del menu scorrevole, della radio e del telefono) fa sì che il conducente non debba distogliere l’attenzione dalla strada e riduce i tempi di reazione di fronte ad un evento inatteso, a tutto vantaggio della sicurezza. Una disposizione di questo tipo è realizzabile solo con un sistema di conversione tramite interfaccia con la linea CAN-bus della cabina.